This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 642224
Il lago di Massaciuccoli (con una superficie di ca.7 km2 e profondità di circa 2 m) e le aree palustri circostanti (circa 13 km2) costituiscono un’area costiera lacustre residua e paludosa, ampiamente prosciugata negli anni ’30. La bonifica dei terreni torbosi, ha innescato il fenomeno della subsidenza (dai 2 ai 3 m in 70 anni), lasciando il lago in posizione pensile e centrale rispetto alla zona drenata, che adesso varia tra gli 0 ed i 3 m sotto al livello del mare, rendendo necessaria la costruzione di 16 km di argine. Durante la stagione estiva il lago subisce un grosso stress idrico, che, insieme all’ingresso di sostanze nutritive, causa un continuo degrado dell’ecosistema risultante nella salinizzazione e nell’eutrofizzazione delle acque. Lo stress idrico comporta un abbassamento del livello dell’acqua che va al di sotto di quello del mare, comportando un’intrusione all’interno del lago di acqua marina attraverso il principale sbocco sul mare che raggiunge il suo punto più alto alla fine della stagione estiva (valori massimi che si aggirano tra -0.40 e -0.5 m s.l.m.). Ne risulta un bilancio non sostenibile tra il sistema socio-economico e quello naturale. Per la riduzione dello stress idrico diventa importante, la messa a punto di una nuova strategia di gestione delle risorse idriche per l’intero bacino, rivedendo e migliorando il sistema di irrigazione e quello di distribuzione dell'acqua industriale e turistico residenziale.
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